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Come scegliere la centrale AMC Elettronica in base alle esigenze dell’impianto

Soluzioni

La scelta della centrale antifurto giusta è uno di quei dettagli che noi installatori conosciamo fin troppo bene: può determinare il successo di un impianto o crearci grattacapi in cantiere. Con il catalogo AMC Elettronica, storico produttore italiano fondato nel 1974, la gamma di centrali disponibili copre praticamente ogni esigenza, dal villino residenziale fino al piccolo commerciale.

In questa guida parliamo in modo concreto di come scegliere la centralina giusta, condividendo esperienze sul campo e consigli pratici per ottenere un’installazione pulita e affidabile.

Cosa considerare nella scelta della centrale

La fase di scelta non va affrettata. Ogni cantiere ha le sue particolarità e ci sono diversi fattori tecnici da valutare prima di decidere quale centrale AMC installare:

  • Numero di zone e aree – Quanti sensori filari e wireless devi gestire? Una piccola centrale con 4 zone può bastare per un monolocale, ma in una villa con giardino probabilmente servirà un modello da 8 zone espandibile (o oltre). Considera anche le partizioni (aree indipendenti) se l’impianto richiede inserimenti separati in diverse zone della proprietà.
  • Tipologia filare vs wireless – Valuta se hai la possibilità di stendere cavi. Se il cliente non vuole opere murarie in casa esistente, potrebbe essere preferibile una soluzione wireless. Viceversa, in una nuova costruzione conviene predisporre sensori filari dove possibile, per affidabilità continua e zero manutenzione batterie.
  • Connettività e comunicazione – Oggi i clienti chiedono di essere avvisati sul cellulare in caso di allarme. Decidi se la centrale dovrà collegarsi via linea fissa PSTN, modulo cellulare GSM/4G o rete Internet. Alcune centrali AMC integrano già comunicatori GSM o Ethernet, altre richiedono moduli aggiuntivi esterni. Importante pianificare come il sistema notificherà gli eventi (sirene sul posto, chiamate vocali, SMS, notifiche push su app, collegamento a vigilanza).
  • Interfacce utente e controllo – Considera come l’utente finale interagirà con l’impianto. Preferisce un tastierino semplice o un display touch moderno? AMC offre tastiere LCD retroilluminate tradizionali (es. K-LCD Blue) e soluzioni touch screen avanzate (es. K-Unika). Inoltre molte centrali supportano telecomandi, inseritori RFID e controlli via app smartphone. La centrale giusta deve essere compatibile con l’interfaccia preferita dal cliente e facile da usare quotidianamente.
  • Espandibilità futura – Un impianto d’allarme può crescere nel tempo. Scegli una centrale che lasci margine per aggiungere sensori o funzioni extra senza doverla sostituire. Ad esempio, meglio predisporre qualche zona libera in più e verificare la disponibilità di moduli opzionali (espansioni zone, moduli wireless, schede comunicatore). In generale, un sistema modulare come quelli AMC Elettronica permette upgrade graduali mantenendo la stessa base installata.
  • Certificazioni e grado di sicurezza – Per impianti professionali è essenziale rispettare le normative. Le centrali AMC per uso civile sono certificate tipicamente in Grado 2 (EN 50131) e offrono protezioni antimanomissione, supervisione linee e alimentazione di backup conforme. Se il committente richiede la certificazione dell’impianto, assicurati di selezionare un modello adeguato al livello di sicurezza richiesto.

Centrali cablate e ibride AMC: Serie X, VITA, CX

La maggior parte delle centrali AMC Elettronica tradizionali rientra in questa categoria “ibrida”: possono gestire sensori filari e anche sensori via radio aggiungendo i moduli dedicati. Se l’impianto ha predisposizioni via cavo, queste centrali offrono la massima affidabilità grazie all’architettura BUS solida e al classico alimentatore 13.8 V con batteria tampone.

Sono tutte dotate di protezioni anti-sabotaggio (tamper su box e linee) e logiche di suddivisione in aree, il tutto con programmazione da tastiera o PC abbastanza intuitiva (una volta capita la filosofia AMC). Vediamo le principali:

Serie X: solidità collaudata

La serie X (es. modelli X412 e X824V) è il cavallo di battaglia di AMC da molti anni, e ha dimostrato sul campo la sua affidabilità. Queste centrali offrono una base di zone filari (4–8 ingressi a bordo) espandibili tramite schede aggiuntive, e supportano fino a 64 zone radio collegando ricevitori esterni o tastiere con antenna integrata.

Sono dispositivi modulari e robusti: includono spesso un combinatore telefonico PSTN integrato per linea fissa, e possono essere potenziati con moduli come comunicatore GSM/GPRS o scheda IP per gestione da remoto.

Ad esempio, la centrale AMC X824V (8/24 zone) offre 8 zone filari espandibili a 24 e supporto per decine di sensori wireless, oltre a integrare la funzione di videoverifica (per visualizzare immagini in caso di allarme se abbini rivelatori con telecamera).

Le centrali Serie X sono soluzioni collaudate e versatili, ideali se cerchi un vero “mulo da lavoro” affidabile e personalizzabile: sono certificate EN 50131 Grado 2 e rimangono una scelta frequente negli impianti classici.

Serie VITA: connettività avanzata

La gamma VITA rappresenta la nuova generazione orientata alla connettività. La centrale AMC VITA 8/24 nasce con una scheda di rete LAN integrata per collegarsi direttamente al Cloud AMC e all’app utente, permettendo ad esempio di ricevere notifiche push sullo smartphone.

È una centrale a 8 zone filari espandibile a 24, capace di gestire anche sensori wireless (fino a 64) tramite moduli opzionali. Pensata per impianti moderni, la VITA può essere equipaggiata con un modulo 4G (opzionale) che aggiunge la comunicazione su rete mobile (chiamate vocali, SMS e protocolli digitali) come backup alla rete fissa. In pratica hai già tutto predisposto: connessione LAN per le notifiche principali e 4G di riserva, così il sistema resta online anche se salta internet.

Questa centrale supporta nativamente protocolli Contact-ID e SIA IP per collegamento a istituti di vigilanza, segno che è pensata per scenari dove la tempestività e ridondanza delle segnalazioni sono cruciali. Insomma, VITA è la scelta giusta quando il cliente chiede il top della connettività e vuoi minimizzare l’uso di dispositivi esterni aggiuntivi.

Serie CX: massima espandibilità

La serie CX (modello CX64) è un’altra evoluzione recente, pensata per unire alta espandibilità e flessibilità d’uso. Di base offre 8 zone a bordo ma arriva a gestirne fino a 64 totali (tra filari e radio) e fino a 8 partizioni indipendenti – numeri da piccolo impianto industriale, in pratica.

La centrale AMC CX64 supporta la comunicazione su rete mobile (chiamate vocali, SMS, protocolli digitali) grazie a un modulo GSM integrabile sulla scheda, mantenendo al contempo compatibilità con tutte le periferiche AMC esistenti. Puoi collegare fino a 8 tastiere (anche touchscreen), 8 lettori di prossimità, svariate sirene e ben 17 uscite programmabili: c’è veramente margine per impianti complessi.

In sostanza è una “ibrida avanzata” che unisce la logica modulare della Serie X con migliorie hardware e firmware: ad esempio il supporto audio bidirezionale con messaggi vocali pre-registrati (la centrale ti “parla” con voce sintetica per segnalazioni e guida utente) e un orologio di sistema ad alta precisione con backup integrato.

La programmazione è simile alle altre AMC (da tastiera o via software PC), quindi chi ha già esperienza non troverà sorprese. La CX64 torna utile quando serve un numero elevato di zone o partizioni – ad esempio in edifici molto grandi o suddivisi in più aree – ma si vuole comunque un sistema aggiornato, con gestione da app e funzioni evolute a bordo.

Centrali wireless AMC: LARIO e installazioni senza fili

La soluzione di punta per impianti completamente senza filo in casa AMC è la centrale LARIO. Qui parliamo di un approccio diverso: la AMC LARIO 64 zone Wireless è progettata apposta per installazioni rapide dove non ci sono tubazioni o canaline disponibili per i cavi. Integra il Wi-Fi direttamente sulla scheda per connettersi a Internet senza bisogno di accessori aggiuntivi, e gestisce fino a 64 sensori radio sulla frequenza 868 MHz con comunicazione bidirezionale.

In pratica in un paio d’ore di lavoro puoi mettere in sicurezza un appartamento medio senza posare un filo – l’ho sperimentato personalmente in certe ristrutturazioni e ti risparmi davvero tracce nei muri e polvere ovunque.

La LARIO si programma tramite un’app dedicata (Android/iOS) pensata per facilitare il lavoro dell’installatore: da smartphone o tablet configuri centrale e dispositivi, nomi delle zone, scenari di inserimento ecc., poi puoi lasciare il controllo quotidiano al cliente tramite l’app utente separata.

Bisogna ovviamente prestare un po’ di attenzione in più sul segnale radio: conviene sempre testare bene la portata di ogni sensore wireless e valutare l’aggiunta di un ripetitore AMC se qualche periferica è al limite (il sistema comunque supervisiona periodicamente ogni sensore e segnala batterie basse o segnale debole, aiutandoti nella diagnostica).

Un vantaggio pratico enorme della LARIO è che monta di serie una batteria tampone al litio ricaricabile (formato 18650) che garantisce oltre 24 ore di autonomia in caso di blackout elettrico. Il modulo cellulare 4G (codice L-4W) è disponibile come optional se serve aggiungere la connettività GSM come backup quando il Wi-Fi non basta.

Insomma, per villette già finite o uffici in affitto dove non puoi passare cavi, una centrale wireless come LARIO ti salva la giornata. La LARIO è di fatto la capostipite della linea centrali wireless AMC Elettronica pensata per impianti radio professionali.

Comunicazione e gestione da remoto

Un altro aspetto chiave da non trascurare è come la centrale comunicherà all’esterno quando scatta un allarme (o in caso di guasti). Qui entrano in gioco combinatori telefonici, moduli GSM e connessioni di rete. Molti modelli AMC, come detto, includono già qualche canale di comunicazione integrato: le serie X hanno il combinatore PSTN su linea fissa, la VITA ha l’Ethernet (IP) e può montare un modulo 4G, la LARIO ha direttamente il Wi-Fi.

Se scegli una centrale priva di comunicatore integrato, dovrai prevedere un dispositivo esterno: ad esempio il modulo AMC Voxout GSM permette di aggiungere chiamate vocali bidirezionali su rete mobile anche a centrali sprovviste, oppure esistono schede IP da innestare sulle centrali predisposte. Dal canto mio consiglio di avere sempre almeno due vie di comunicazione ridondanti negli impianti di sicurezza importanti: ad esempio rete Internet + GSM, oppure GSM + linea telefonica tradizionale, così se un canale ha problemi l’altro può supplire.

AMC lascia molta libertà in questo senso, perché le sue centrali supportano diversi moduli combinatori e protocolli. Anche la compatibilità con l’app AMC per smartphone è un fattore ormai richiesto: conviene attivarla dove disponibile, così l’utente finale può inserire/disinserire da remoto e ricevere notifiche istantanee sullo stato dell’impianto.

La centrale C24 GSM Plus di AMC, per fare un esempio, nasce proprio per contesti dove non c’è Internet: con il suo combinatore cellulare 4G integrato invia messaggi e chiamate d’allarme sul mobile senza bisogno di linea fissa, il tutto mantenendo 8 zone espandibili a 24 come una classica centrale filare.

Su impianti con rete dati, invece, conviene sfruttare la connettività IP delle centrali più nuove (VITA, CX, ecc.) per interfacciarsi al cloud e all’app – al giorno d’oggi vendere un allarme senza controllo da smartphone è praticamente impossibile!

Consigli pratici dall’esperienza

La teoria è bella, ma poi sul campo le cose possono sempre riservare sorprese. Con gli anni ho imparato alcune piccole dritte che posso condividere quando si tratta di scegliere e installare centrali AMC:

  • Non sottodimensionare le zone: sempre meglio avere 2-3 ingressi liberi in centrale a fine impianto. Prima o poi il cliente potrebbe chiedere un sensore aggiuntivo (magari l’anno dopo vuole proteggere anche il garage o una nuova finestra) e trovarsi con tutte le zone occupate significa dover cambiare centrale o aggiungere espansioni in ritardo. Ad esempio, se un’abitazione richiede oggi 6 sensori, io opto comunque per una centrale 8 zone minimo, così c’è margine per espansioni future.
  • Considera i kit preconfigurati: quando il tempo stringe, i kit completi AMC Elettronica possono essere un’ancora di salvezza. Arrivano con centrale, tastiera, sirena e sensori già compatibili e impostati di base. In pratica monti tutto seguendo gli schemi forniti e poi adatti la programmazione alle esigenze specifiche. Io li trovo comodissimi per impianti standard (tipo villetta su 2 piani): riducono gli imprevisti e ti assicurano che ogni componente – dalla centrale ai sensori AMC Elettronica – parli la stessa lingua senza intoppi.
  • Occhio all’alimentazione (e alle batterie): le centrali AMC hanno alimentatori dimensionati per un certo numero di periferiche. Se prevedi molte sirene autoalimentate o sensori attivi che assorbono corrente, verifica che l’alimentatore regga il carico e scegli una batteria tampone adeguata (di solito 12V 7Ah per centrali medio-grandi). In un’installazione ho dovuto aggiungere un alimentatore secondario perché il cliente voleva tre sirene esterne su un’unica centrale – col senno di poi avrei distribuito meglio i carichi o usato sirene wireless in parallelo. Meglio pensarci prima per evitare cali di tensione o segnalazioni di guasto alimentatore.
  • Sfrutta l’ecosistema AMC: uno dei vantaggi di AMC Elettronica è l’ecosistema completo: centrali, tastiere, sensori, sirene, moduli di comunicazione, tutto progettato per integrarsi. Usando componenti della stessa casa si semplifica l’installazione e l’assistenza. Le tastiere AMC ad esempio si collegano al BUS velocemente e la logica di programmazione è simile su tutti i modelli recenti. E se hai dubbi, AMC fornisce manuali tecnici dettagliati e supporto dedicato agli installatori. Non aver timore di provare le centrali più nuove (come la serie CX o VITA) anche se sei affezionato a quelle “storiche”: dopo un paio di impianti ti accorgerai che mantengono la filosofia AMC ma con alcune comodità in più (penso alla programmazione da PC o all’uso dell’app per i test zone).

Conclusione: scegliere la centrale giusta significa bilanciare requisiti tecnici e vita reale in cantiere. Ogni progetto è unico, ma con la gamma AMC Elettronica hai la sicurezza di poter coprire ogni scenario affidandoti a prodotti pensati appositamente per l’installatore professionista. Spero che questa carrellata “sul campo” ti aiuti a individuare la soluzione ottimale per il tuo prossimo impianto, che sia una piccola casa o un complesso più articolato, c’è sempre una centrale AMC pronta a fare da “cervello” affidabile al sistema.